Quasi 250 donne alle quali sarebbero state somministrate sostanze stupefacenti o diuretici durante un colloquio di lavoro. In un luogo impensabile: il ministero della Cultura. Un caso che ha dell’incredibile adesso al centro di un’inchiesta penale, racconta il Guardian, riprendendo alcune dichiarazioni che le protagoniste di questa vicenda hanno rilasciato a diversi quotidiani locali, lamentandosi della lentezza della giustizia.
