La Corte Suprema ribalta sentenza "Roe vs. Wade"
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha ribaltato la storica sentenza "Roe vs. Wade" con cui nel 1973 legalizzò l’aborto. Con questo verdetto, la Corte conferma e riconosce la legge approvata in Mississippi che vieta l’aborto dopo le prime 15 settimane. L’esame dei giudici era, infatti, partito lo scorso autunno dalla causa costituzionale intentata dalla Jackson Women’s Health Organization contro una legge varata nel 2018 dal parlamento del Mississippi che vieta il ricorso all’aborto dopo la quindicesima settimana di gravidanza. Immediate le reazioni, mentre fuori dalla sede della Corte a Washington sono scoppiate proteste di manifestanti contrari ma anche momenti di gioia da parte del movimetno Pro-Life e di anti-abortisti. "Attaccate le libertà fondamentali di milioni di americani", dice l’ex presidente Obama. "Uno schiaffo e un insulto alle donne", dice la speaker della Camera Nancy Pelosi. Per Hillary Clinton è "un’infamia" e "un passo indietro per i diritti delle donne e i diritti umani". Soddisfatto il numero due dell’ex presidente Trump, Mike Pence: "la vita ha vinto". Da oggi, "la Costituzione non conferisce il diritto all’aborto", si legge nella sentenza. Da oggi singoli Stati potranno quindi applicare proprie leggi interne in materia. Il Missouri è il primo stato a vietare l’aborto dopo la decisione della Corte. Sono 22 quelli che hanno adottato già legislazioni molto restrittive, come il Texas e l’Oklahoma. ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/usa-cancellato-diritto-all-aborto/7bfa4cbc-f3df-11ec-b4bb-7eb5df080865