23 maggio 1592 – L’Inquisizione arresta il monaco domenicano Giordano Bruno dietro denuncia di eresia del patrizio veneziano Giovanni Francesco Mocenigo, timoroso che il suo illustre ospite volesse lasciare Venezia senza insegnargli prima fantomatici saperi magici.
Il noto “filosofo dell’infinito” viene estradato a Roma, dove sarà processato e infine arso vivo sul rogo.

