28 novembre 1958 – A due giorni dall’entrata in vigore dei vincoli imposti dai Beni Culturali sugli edifici liberty nel cuore di Palermo, il Consiglio comunale approva in fretta e furia la demolizione della storica Villa Deliella, da effettuarsi il giorno stesso.
È l’inizio del Sacco di Palermo, famigerata opera di cementificazione del capoluogo siciliano manovrata da Cosa Nostra, grazie alla connivenza con i democristiani Salvo Lima, neo-sindaco palermitano, e Vito Ciancimino, assessore ai Lavori pubblici.
