Oltre le foto e i post sui social, ci sono persone in carne e ossa, vite vite più complesse di ciò che sembrano. Ecco perché, quando ha pensato a un podcast, Valentina Ferragni ha scelto di intitolarlo proprio "Storie oltre le Stories": è un podcast in cui si racconta e in cui racconta storie di persone che come lei sanno cosa sono i pregiudizi. Nel suo caso, le viene sempre fatto pesare il fatto di essere "sorella di". A Fanpage.it ha spiegato quanto questo l’abbia ferita nel tempo, ma oggi sente di aver trovato una propria identità, una propria individualità: "Sono diventata quella che sono anche grazie a mia sorella, ma voglio raccontare che cosa c’è oltre a questo. Ci sono oneri e onori nell’avere un cognome importante. Io voglio non essere simpatica perché sono Valentina Ferragni, non perché sono sorella di Chiara". Tra gli altri giudizi a priori espressi sul suo conto, ci sono quelli in merito alla relazione con Matteo Napoletano. Ha creato scalpore il fatto che lei stesse con un ragazzo più giovane di nove anni, ma per lei l’età non è rilevante: "Devo dire che c’è tantissima cattiveria. Tutte le volte che metto una foto con lui c’è sempre la battutina. Ognuno è la persona che è in base alle esperienze che ha fatto, a quello che ha vissuto, ai valori che ha ricevuto in famiglia e basta. Voglio una persona che abbia voglia di mordere la vita, che ha voglia di fare, che ha voglia di conoscere, di scoprire". E a proposito di battutine, non mancano mai quelle sul suo aspetto fisico. Si è spesso espressa sul tema del body shaming, difatti ha smesso di leggere i commenti sotto alle sue foto: "Quando ero più piccola ovviamente ero molto più incline ad avere paura dei commenti delle persone. Poi ho imparato col tempo, anche grazie alle persone sane a me vicine, ho cercato di non fami cambiare da questi commenti. Ci saranno sempre: è la prima cosa che le persone possono criticare".
https://www.fanpage.it/stile-e-trend/moda/valentina-ferragni-e-difficile-emergere-come-individuo-allombra-di-un-parente-di-successo/