
5 luglio 1942 – Muore a Udine Cesare Mori, noto come il “Prefetto di ferro”, funzionario governativo nato a Pavia nel 1871. Pur con metodi non sempre ortodossi, anzi, spesso particolarmente duri (da cui il soprannome), Mori era riuscito per primo ad ottenere importanti risultati nella lotta al fenomeno mafioso. Non si era fatto problemi […]
24 giugno 1995 – In Corso Tukory, a Palermo, la DIA arresta Leoluca Bagarella, detto “Don Luchino”, uno dei più spietati assassini corleonesi. Affiliato fin da giovanissimo al clan di Luciano Liggio, di cui già faceva parte suo fratello Calogero (rimasto ucciso nella “Strage di Viale Lazio”), dopo l’arresto di Liggio Bagarella diventa il più […]
30 maggio 1978 – A Palermo, un commando di killer corleonesi guidato da Leoluca Bagarella uccide Giuseppe Di Cristina, detto “La tigre”, alleato di Stefano Bontate e rappresentante della provincia di Caltanissetta nella Commissione di Cosa Nostra. Nelle sue tasche, il capo della Mobile Boris Giuliano trova alcuni assegni per il banchiere Michele Sindona firmati […]
25 maggio 1992 – In una giornata particolarmente piovosa si celebrano a Palermo, nella Chiesa di San Domenico, i funerali di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti di scorta uccisi nella strage di Capaci, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Lo strazio e l’esasperazione del capoluogo siciliano raggiungono livelli mai […]
11 maggio 1981 – Nel pieno della Seconda guerra di mafia, pochi giorni dopo l’assassinio di Stefano Bontate i corleonesi eliminano Salvatore Inzerillo, capomandamento di Passo di Rigano imparentato con la famiglia Gambino di Brooklyn. Subito dopo l’omicidio vengono uccisi anche il figlio diciassettenne di Inzerillo, Giuseppe, e i due fratelli. I superstiti della famiglia […]
5 maggio 1971 – A Palermo, mentre percorre via dei Cipressi a bordo di un’auto guidata dall’agente di custodia Antonino Lo Russo, il Procuratore Capo della Repubblica Pietro Scaglione viene assassinato in un agguato mafioso. Secondo la testimonianza rilasciata anni dopo da Tommaso Buscetta, esecutori materiali furono Luciano Liggio e il suo luogotenente Totò Riina, […]
4 gennaio 1947 – Cosa Nostra uccide a Sciacca Accursio Miraglia, segretario della Camera del Lavoro. La frase che il sindacalista amava ripetere, “Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio” (citazione del rivoluzionario messicano Emiliano Zapata), diventerà un manifesto della lotta alla mafia.
2 Dicembre 1984 – Cosa Nostra uccide il primo pentito di mafia, Leonardo Vitale, mentre questi esce da chiesa in compagnia dei propri familiari. Già nel lontano 1973, in seguito a una crisi religiosa, Vitale aveva fatto i nomi di Totò Riina, Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Michele Greco e Vito Ciancimino, rivelando anche l’esistenza della […]